venerdì 14 dicembre 2012

Avvento


Il nulla,
il nulla si distende
la neve nel profondo,

ghiaccio l'essere
aggrappato,
poi

il silenzio srotola
bianco
l'inatteso

io sento il sonno
vecchio
secoli di storia

le spalle curve
la volta
le stelle

il blu
che consuma
occhi

vista,
attesa
che riavventa:

cosa? Chi?
Notte nuda
di freddo

denti
che stridono
e qual masso…

Noi
non sappiamo
più stare!

2 commenti:

  1. MI PIACE MOLTO
    buona giornata
    Massimo
    ciao

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  2. Le ultime due poesie segnano una svolta netta sul piano metrico-stilistico: c'è una delicatezza, una 'levitas' nuova, complimenti! Non è da tutti sapersi rinnovare così... Buon Avvento, e buon Natale! Gabriella

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