giovedì 19 luglio 2012

Sera...


Sera di parole morte volano nulle
in vuoti d’anime sospese e mute,
bestia braccata ferita vago solo
con occhi scuri di pianto perché
soffro male dentro quando forte
livore trabocca impossibile pace.

Scrivo versi nella risacca d’umori
che sbracano voglia di vivere
dall’enfasi spianata d’emozioni,
brullo attorno di presagi il mondo
chiude giorni uguali di noia marcia
tediosa:
              eppure, cavaliere indomito
proseguo guerra d’amore per te!

E poi, poi quando su lame di luce
opache trame cadono sotto colpi
ferali frugo brandelli di plasma
emotivo deterso dall’inclemenza
e poi, poi ancora nembi che aprono
su spazi d’infinito vagabondare
acque gelide di fusione, atomi
di speranza carichi per reagire
spleen in ogni neurone d’attesa.

Dall’alto scendono gocce bianche
in vapori tattili cosicché, studio
il sublimare nelle storte interiori
del liquido che spumeggia estasi:
fuori tutto diviene fiume piena,
dentro permane statico cuore.

lunedì 16 luglio 2012

Pensieri temerari

Come sarebbe stato se, in principio, l'uomo anziché cogliere il frutto dall'albero della conoscenza avesse teso la mano verso l'albero della vita?
Avremmo ottenuto il dono dell'innocenza!

Quale sentiero avrebbe preso la filosofia, se Platone non avesse commesso parricidio nei confronti di Parmenide?
L'ascolto del dire soprannaturale, l'indicazione della rivelazione!


giovedì 12 luglio 2012

Provocazione

"So che c'è un numero infinito, ma non so se è pari o dispari"
Blaise Pascal

La ragione ed i suoi limiti, come quando accenniamo i nostri umani balbettii su Dio, la Vita, l'Anima, l'Uomo...Dimentichiamo sempre l'insufficienza del linguaggio e la meraviglia che la contemplazione di questo mistero provoca.

L'intuito, ci sostiene...So che esiste un numero infinito...non posso dimostrarlo chiudendolo nelle categorie del pari o dispari...Eppure continuo ad intuirlo...Ne ho sensazione!

mercoledì 11 luglio 2012

Distico

Angelus Silesius (Wikipedia)

"Ciò che sono, non lo so ancora; ciò che so, non lo sono più"
Angelus Silesius

Un distico programmatico. Poche parole per esprimere il divenire costante e continuo dell'uomo in ricerca. Lo Spirito che emana lo spirito. L'Anima che schiude l'anima. L'Intelletto che genera intelligenza e ragione. Il desiderio del ritorno. Il mistero di exitus e reditus.

Aforisma del mercoledì (filosofo del secolo scorso)


Il sacro, come spazio dell’oltre, come il confine posto all’interno della quotidianità dove rintracciare sé stessi e lasciare che la rivelazione parli indicando il sentiero nella radura. Separazione, certo, nell’economia dell’attimo sacro, ma ritorno nell’al di qua, dove le indicazioni sono necessarie per non smarrire l’orientamento. Argomentando secondo questa prospettiva, dovremmo giungere alla comprensione che ogni individuo può assurgere alla giusta pretesa d’essere riconosciuto come spazio sacro ed inviolabile: così, il mondo, comincerebbe a cambiare.

lunedì 9 luglio 2012

Aforisma del lunedì (filosofo del secolo scorso 2)


L’uomo in ricerca è famelico di esperienze. Non s’accontenta delle consuetudini e rifugge il conformismo. Ha ribrezzo per ogni forma di omologazione. Mette stile in quello che fa memore che lo stile è un modo di abitare il mondo, come insegna Merlau-Ponty.



domenica 8 luglio 2012

Aforisma domenicale (filosofo del secolo scorso)


La ragione contro la passione perderebbe, così come contro il desiderio. Solo chi desidera il bene, esce incolume dalla disputa e riesce a seguire il percorso indicato dalla ragione senza scontri all’ultimo sangue.

venerdì 6 luglio 2012

Meta-fisica


Mi muovo in un mondo che sembra acquitrino oscuro, dove il garbuglio della vegetazione costringere ad inciampi continui. La condizione è dura, su questo santo pianeta purgatorio. Come potremmo salire in alto, senza troppo fare il verso al Qoèlet, così potremmo essere precipitati in basso: e per la sventura di quali colpe, poi? Perché questo è il problema, la tanto vexata quaestio.
Sotto l’ombra delle idee. Come si sbarca il lunario? Quali conti siamo costretti a fare con un oste non sempre disponibile alla contrattazione quando noi umani, troppo spesso, siamo pessimi negoziatori di salvezza? Chissà se esiste un manuale o prontuario che dir si voglia, dove mettere a mente quattro regolette fondamentali per non venire colti continuamente in castagna?

giovedì 5 luglio 2012

Dopo Hegel

Hegel (immagine da Wikipedia)

"La filosofia è il proprio tempo appreso in pensieri"

Un pensiero granito."Tipico di Hegel", verrebbe da osservare. Certo, ma sono sempre più convinto, anche dopo aver letto Hegel ed essermi lasciato suggestionare dal divenire, che la filosofia è quanto di meno granito e, paradossalmente, stabile si possa arrivare a pensare.
Come apprendere questo nostro tempo in pensieri?
La nostra sembra l'epoca meno speculativa in assoluto. D'accordo, ma se ben torniamo ad osservare, lo era anche l'Atene di Socrate, dove la corruzione serpeggiava ovunque fino ad arrivare a strozzare il filosofo che più di altri l'aveva coraggiosamente combattuta.
Eppure, anche se questi anni di declino e crisi, questi tempi segnati da decadenza morale e civile, sembrano voler negare spazio al pensiero. Anche la chora riassorbe nella sua indeterminazione materna e abissale l'universo mondo, i giorni sono fecondi per pensare. Ricchi di opportunità per poter costruire il veicolo necessario per andare oltre. Divenire? Cammino?
Per ora lascio volutamente in sospeso e premetto: il pensiero, quando correttamente pensato, salva!

martedì 3 luglio 2012

Esser-ci


Esser-ci, come andare oltre. Superare quella nube pesante che trattiene sotto l’ombra delle idee. Rompere l’indugio nell’attesa tensione verso la radura del mistero, laddove la dimora ospita il senso profondo di un nulla che emana il vuoto dell’essere.
Esser-ci, in tutte quelle possibilità che la morte tronca di netto ancora prima che la biologia alchemica del mondo decreti termine ad un sistema tra i molti.
Esser-ci, quando risuona l’eco del mantra antico…gate, gate, paragate, parasamgate…
Così’ crollano le frontiere erette dall’uomo. I cancelli invalicabili. I pesanti dazi culturali…e gli dei possono tornare ad indicare nel silenzio…