lunedì 19 dicembre 2011

Liguria



Quel viaggio, ubriacatura d’infinito
sull’azzurro, improvvisi squarci schiusi
da rocce arroventate con dintorno
verde salso d’acuminati abeti.
La sensazione intensa del riposo
ha lenito asprezze muffite
un mezzogiorno alto d’uno spazzato
sole:
         la Palazzata di Camogli,
il gelido pigato paglia d’oro
con te, serena malgrado gli acciacchi…

Dopo, mi chiedo, adesso, ritornati
alla triste pianura, quei ricordi
nitidi di colori chiari e forti.
Sogno il tuo sguardo, sempre, luce bianca
intrigata nell’amore dal tempo.
Mancano i passi del mattino, solo,
la panchina sul seno di Paraggi
e chissà cosa, nell’oblio del vento
oltre all’andare senza meta alcuna.

8 commenti:

  1. Le immagini dei luoghi a me cari, fossero anche pianure apparentemente ibride, sono lì, chiusi in valigia. La mia è virtuale ma porta con sè esperienze di viaggi pieni di luce e colori.

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  2. Di tante cose belle che dovrei dirti, mi limito al ringraziamento per l'emozione che mi procura ripensare a quei bei luoghi!

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  3. E' sempre, a dir poco, emozionante leggere i tuoi versi, caro Massimo.
    Grazie!
    Lara

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  4. Ciao Massimo, ho viaggiato attraverso le tue parole ed ho visto attraverso i tuoi occhi!
    Buon Natale e felice anno nuovo a te e ai tuoi cari!

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  5. Felice e sereno Natale per te e la tua famiglia, con tanta amicizia e gioia Elettra

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  6. SERENO NATALE, DI GIOIA E SERENITA'

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  7. Ciao Massimo bella poesia. Mi sono sempre chiesto se la Riviera Ligure sia un prolungamento della Costa azzurra francese o se sia il contrario. Io opto per la seconda soluzione.
    Spero tu abbia passato un buon Natale e ti invio i miei più amichevoli auguri per il Nuovo Anno. Che ti sia propizio e che porti la pace nel mondo.

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